Quando cambiamo il modo di coltivare il nostro cibo, cambiamo il nostro cibo, cambiamo la società, cambiamo i nostri valori.
Questo libro spiega come fare attenzione ai rapporti fra tutte le cose, alle cause e agli effetti e come essere responsabili per quello che si conosce. Fukuoka parla di quelli che chiama i suoi metodi agricoli del "non fare": "In questo podere noi pratichiamo l’agricoltura del non fare e mangiamo cereali, verdure e agrumi integrali e squisiti. Esiste una fondamentale e significativa soddisfazione nel solo fatto di vivere vicino all’origine delle cose".
Esiste infatti uno stretto rapporto fra natura e provvidenza divina, un rapporto che l'ambiente tecnologico tende a cancellare soffocando la natura e rendendo inutile la provvidenza. Questo libro costituisce un punto di svolta per una rivoluzione liberatoria.