Alimentazione pranica, si può vivere di sola aria?

Una lettura interessante sui "respirarariani", tratta dal blog di Paolo Franceschetti.

"Ho iniziato ad occuparmi di alimentazione pranica da qualche mese, ovverosia da quando uno dei miei miglior amici, dopo aver frequentato un seminario di Genesis Sunfire (Jericho), e aver letto i libri di Jasmuheen (ndr. al secolo Ellen Greve, australiana), ha iniziato ad alimentarsi pranicamente.

Sorprendentemente ho visto il suo corpo aumentare in massa muscolare ed efficienza fisica, anziché dimagrire, come avrebbe dovuto essere.

Ora, devo premettere che per anni ho studiato alimentazione, perché all’età di 25 anni ero istruttore di Body Building e l’alimentazione era parte obbligata del percorso di studi, e di vita, di quel periodo.

Molte delle teorie che si studiano in scienza dell’alimentazione, in realtà, sono contraddittorie e confuse, quando non addirittura del tutto errate.

La prima contraddizione che notai all’epoca, era l’esistenza di body builder vegetariani e addirittura vegani che, pur non arrivando ai livelli dei Mister Olimpia, avevano masse muscolari spropositate e in teoria incompatibili con l’alimentazione classica consigliata per questo tipo di sport (2 gr. di proteine per chilo di peso corporeo, 5 pasti al giorno di cui almeno uno di carne, ecc.).

Contraddittorio è anche il fatto che la scienza alimentare sostiene che occorra una dieta bilanciata per avere tutti i nutrienti di cui il corpo avrebbe bisogno, quando poi è accertato scientificamente che la maggior parte degli elementi nutrizionali, dalle proteine alle vitamine, il corpo ha la capacità di sintetizzarli da sé.

In seguito passai alla dieta macrobiotica, troppo difficile da seguire per un occidentale che ha ritmi discontinui.

E di recente mi sono interessato alle diete vegana ed ehretista.

Tuttavia, ad approfondire ogni tipo di dieta, i conti non tornano mai del tutto.

I vegetariani, sostenendo che la carne è un alimento che non si adatta alla naturale predisposizione dell’uomo, non tengono in conto che in alcune zone, come al polo nord o alcuni posti vicino al mare, la carne o il pesce sono l’unico tipo di alimento dosponibile in quantità. Del resto, ammesso e non concesso che la carne sia un alimento innaturale, altrettanto lo sono pane e pasta, tenendo conto che non è affatto “naturale” ed “intuitivo” nutrirsi di un alimento che ha bisogno della raccolta del grano, della sua macinazione e poi della sua cottura. In tal senso hanno ragione i vegani, quando dicono che la frutta e la verdura sono gli alimenti più naturali e per i quali l’uomo è naturalmente predisposto.

Ehret ha probabilmente in gran parte ragione quando parla del muco introdotto dagli alimenti; ma d’altronde non spiega come mai in certe zone la popolazione cresce relativamente sana pur nutrendosi di solo riso o in certi casi di sola pasta.

Nella mia storia personale, poi, non sono mai stato capace di spiegarmi perché mia madre ingrassasse pur mangiando solo insalata scondita (preparata con otto tipi di verdure diverse); perché in 5 anni di dieta sconsiderata mangiando ogni tipo di porcata, la mia massa muscolare è rimasta pressocché intatta, quando avrei dovuto perderla quasi completamente; come facessero noti personaggi politici come Andreotti e altri a non mangiare quasi nulla e dormire poche ore per notte.

Ricordo un massone di altissimo grado, FT, direttore di un istituto romano che ha a che fare con la politica e l’economia pubblica, che mi invitava spesso a pranzo e mi faceva mangiare ogni ben di Dio, senza mangiare nulla personalmente tranne un piatto di funghi senza pane o un piatto di cozze (sempre senza pane); non mangiava nulla tutto il giorno, era sempre riposatissimo e lavorava anche dodici ore al giorno nonostante con la sua età avesse superato i 70 anni da un pezzo.

Solange si è domandata come mai il padre mangiasse pochissimo e dormisse pochissimo, nonostante fosse alto oltre un metro e 90 e fosse ben piazzato fisicamente.

Alla luce degli studi (scarsi e disorganizzati per la verità) sull’alimentazione pranica, molte domande cominciano ad avere una risposta. Singolare, poi, è che il fatto che lo sviluppo della capacità di alimentarsi pranicamente dipenda dalle funzioni della ghiadola pineale. Ora, la ghiandola pineale è situata al centro del cervello, ma nonostante questa collocazione di evidentissima importanza, la scienza ufficiale la ignora quasi del tutto.

Il che mi fa pensare che questa trascuratezza sia voluta, e non casuale, per tacere alle masse la verità sull’alimentazione e poterle tenere schiave del lavoro, dei soldi, e del sistema in generale.

Il rapporto tra alimentazione pranica, sole, salute e cibo, spiega anche bene il perché i mass media (che fanno parte del sistema e quindi hanno interesse a farci ammalare, non guarire) insistano cosi tanto sull’uso delle creme solari e degli occhiali da sole, nonché il motivo per cui abbondano in TV i programmi di ricette, molto più di quelli che divulgano stili di vita sani e naturali come lo Yoga.

Genesis Sunfire (prima si faceva chiamare Jericho), ad esempio, pur non assumendo né cibo né acqua, riesce a correre per ore senza stancarsi, e ha un fisico da body builder, oltre ad una salute di ferro.

Io personalmente l’ho visto camminare e correre senza interruzione per 5 ore sotto al solleone di agosto, e al termine della corsa era ancora riposato e per niente sudato. Al termine della “corsetta” si è fatto una partita di pallone.

Il mio amico A ha acquisito una forza e delle capacità fisiche prima impossibili.

E io stesso, che ancora non sono del tutto “pranico” avendo, in data di oggi, necessità di mangiare una volta ogni due o tre giorni (una sola volta al giorno), ho migliorato i miei rendimenti fisici.

L’alimentazione pranica, effettuata mediante la luce solare, ha anche riferimenti biblici. La manna dal cielo che hanno mangiato gli ebrei nel deserto, infatti, ben poteva essere costituita dall’osservazione del sole.

 

Anche la storia di Adamo ed Eva può essere letta in una chiave diversa. Il frutto proibito della conoscenza è infatti la mela (è il frutto maggiormente adatto ad acquisire il Prana nell’organismo, ed è possibile nutrirsi infatti anche di sole mele rosse); quando l’uomo mangia la mela acquista la conoscenza; allora Dio fa andare l’uomo sulla terra, dove sarà costretto a lavorare per vivere (perdendo quindi la capacità di nutrirsiautomaticamente e non dipendere dal cibo). La storia biblica può essere letta come una metafora della perdita delle conoscenze originarie (la possibilità di nutrirsi di solo Prana, e quindi anche di sole mele) che l’uomo può riacquistare sviluppando nuovamente la capacità di trarre dal suo corpo il nutrimento di cui ha bisogno.

C’è poi da ricordare che nel Vangelo si narra che Gesù passò 40 giorni a digiuno nel deserto; ora, questo passaggio della vita di Gesù è presentato come una cosa normale, e non viene annoverato tra i miracoli. Segno che a quell’epoca era considerato normale mangiare poco o nulla.

Studiando quello che è possibile reperire (prevalentemente, ma non solo, i libri di Jasmuheen) mi sono convinto che l’alimentazione pranica sia uno dei “segreti” non divulgati alle masse, ma ben noti a politici e massoni di alto rango.

In particolare mi ha colpito un passo, tratto dal libro “Autobiografia di uno Yogi” di Paramhansa Yogananda. In questo libro più volte si narra che il maestro si era interessato alla vita di persone che non si nutrivano di cibo solido. Una di queste era una certa Giri Bala, e quando Yogananda chiese se poteva divulgare il segreto della sua alimentazione, lei rispose: “No, in questo momento il mondo non è pronto”. Erano però gli anni ’40 del ventesimo secolo. Una nota all’edizione del 2010 delle edizioni Ananda, dice poi che “verrà il giorno in cui la gente imparerà a nutrirsi della sola luce solare”. Considero Paramhansa Yogananda il più grande maestro spirituale contemporaneo e ogni sua parola deve essere pesata e valutata con cura.

Ritengo quindi che nella sua opera non sia casuale il fatto che abbia parlato più di una volta – e a lungo, dedicando interi capitoli al problema - di persone che si nutrivano senza cibo.

E che non sia casuale quella frase: “Ora non è il momento. Ma verrà il giorno in cui l’uomo potrà nutrirsi di energia solare”.

Ora, con la crisi economica incalzante, e la ricerca da parte di molti di un diverso modo di vivere, è forse venuto il momento.

La mia convinzione si è rafforzata quando, leggendo uno dei libri di Jasmuheen, il suo sistema alimentare lo ha definito “disinnescare il sistema degli Illuminati”.

Questa definizione mi ha sorpreso soprattutto perché Jasmuheen non fa mai cenno, nei suoi libri, a massoneria, Illuminati, o concetti esoterici in genere. Ma da questa singola frase ho intuito che lei è ben consapevole degli effetti che le sue teorie potrebbero avere sul “Sistema degli Illuminati”; sistema che lei evidentemente ben conosce.

La dieta pranica potrà infatti essere una valida soluzione alla imminente catastrofe economica che si abbatterà sul mondo intero; con essa si potrà migliorare lo stile di vita e di salute della popolazione, e potremmo avere un miglioramento generale nella spiritualità dell’intera umanità".

 

Illuminati o no, credo si debba approfondire la questione. A buon intenditor, poche parole.