I Tarocchi secondo Jodorowsky - Domenica 9 Settembre 2018

Il Tarocco non divina il futuro, ma fotografa il presente in piena chiarezza.

 

Il Tarocco ci mette in comunicazione con l'inconscio, sfaldando le fitte incrostazioni che lo ricoprono: quelle familiari, sociali, culturali e religiose.

 

Il Tarocco rivela ciò che è latente, visualizza la nostra situazione attuale.

 

E' una sorta di test psicologico accelerato o d’immagine psicologica del profondo, in tempo reale.

La vita è una rete di casi fortuiti, di casualità che s’intrecciano con la razionalità dell’esistenza e spesso ci sorprende.

Questa rete è in realtà solo apparentemente casuale: esiste infatti una sincronicità che orchestra gli avvenimenti come in una danza meravigliosa– la danza della realtà, come l’ha chiamata Alejandro Jodorowsky.

 

Secondo il fatto di crederci o meno, questa danza può diventare felice oppure macabra, può fare la felicità della nostra vita o la nostra completa depressione.

 

Il Tarocco è compartecipe di questa sincronicità e se ne avvale al massimo livello: non si tratta di casualità ma di “casualità oggettiva” – usando una definizione surrealista -, nel senso che il nostro inconscio è sempre e costantemente collegato all’inconscio collettivo: esso è infatti uno dei mezzi più efficaci per avvicinarsi a lui perché rappresenta una forma aperta simbolica collegata all’inconscio e parla il suo linguaggio in termini prettamente visivi, basandosi su archetipi fondamentali.

 

Partecipe della “casualità oggettiva” e dell’inconscio collettivo, il Tarocco funge da catalizzatore per fotografare il presente in piena chiarezza, per evidenziare lo stato attuale della situazione di una persona nei suoi più intimi e segreti meandri personali e di vita. Non divina il futuro, se ne tiene anzi molto alla larga: basandosi su un’essenza archetipica, il Tarocco rivela ciò che è latente, vale a dire un’evidenza che attende una messa in evidenza, ci fa rendere conto della nostra situazione attuale, da dove proviene e verso dove è indirizzata.

 

Per questo esso rappresenta in primo luogo uno strumento estremamente utile di comprensione e d’elevazione di coscienza, d’evoluzione e d’indagine.

 

Quota di partecipazione: 
60 € per i già associati
10 € tesseramento quota annua per i nuovi iscritti.

Orario: 10,00-12,30 (pausa pranzo condiviso) 14,00-17,30
E’ richiesta la prenotazione per facilitare l'organizzazione dell'evento. Grazie!

Informazioni e prenotazioni: 338-8275593 anche via what's up

 

Il seminario è a cura di Giuseppe Ozimo, un caro amico che dopo qualche anno ritorna al Bardo.

 

Nota biografica: molti anni fa, su suggerimento di una collega, in modo molto irrazionale, Giuseppe incontra la riflessologia plantare: iper-razionale e pragmatico (fino a quel momento) trova assolutamente normale e naturale quel che gli viene spiegato.

Quello che all'epoca non immaginava era che la riflessologia plantare diventasse per lui una porta su un immenso mondo che non conosceva; un cavallo di Troia che gli ha permesso di incontrare persone, tecniche ed energie di cui ignorava l'esistenza.

La simpatica nonna che ci porta consigli e risposte degli Angeli; la sensitiva a cui basta guardare una fotografia per farti una diagnosi; persone che leniscono ferite e dolori poggiando semplicemente le mani, ed altre ancora.

Trova tutto tutte queste tecniche “normali”: come se le conoscesse da sempre.

Passando da una “stanza” all'altra di questo mondo Giuseppe incontra così Antonio Bertoli (il traduttore e collaboratore di Alejandro Jodorowsky) che gli fa conoscere i Tarocchi e la Psico-genealogia.

Nel volgere di qualche settimana (per i tarocchi) e di un paio d'anni (per la psico-genealogia) queste tecniche diventano per lui più che strumenti naturali: quasi una sua estensione.

Inizia così a mettere a disposizione degli altri questo dono che crede di aver ricevuto. Nel frattempo continua a girare nelle stanze del mondo olistico conoscendo persone come Giorgio Manbretti, Claudio Trupiano, Gabriella Mereu che gli forniscono altri pezzi di un puzzle che pian piano si sta formando.

Un pezzo importante del puzzle sono le Costellazioni Familiari: le segue per diversi anni come comparsa, affascinato dalla potenza dell'inconscio e da questo stupendo regista che sta sopra di noi.

Ma è grazie all'insegnamento di Cristina Fara, al suo modo di approcciarsi ai problemi ed alle persone che capisce che le costellazioni sono solo un altro strumento per lui.

L'universo lo porta da Anastasia Miszczyszyn, che gli insegna a ri-elaborare il suo albero psico-genealogico. Altre persone lo portano a mettere insieme conoscenze e materie diverse con una serie di sincronicità impressionanti e logiche (con il senno di poi) che lo indicano oggi come “divulgatore”, o se preferite, con il titolo di “investigatore dell'inconscio”.

E’ infatti l'inconscio il filo conduttore che unisce il Tarocco, la Psico-genealogia, l'Eft, e le costellazioni familiari che ormai utilizza abitualmente.

L'Universo lo ha portato ultimamente da Giacomo, un Maestro, che gli sta fornendo nuovi strumenti e nuove conoscenze come gli Arcangeli di guarigione ed il Cammino della Vita / pianeti.